Pavimenti antichizzati

Pavimenti antichizzati

note PAVIMENTI ANTICHIZZATI:
I pavimenti autobloccanti “burattati” o antichizzati si ottengono rilavorando alcuni tipi di pavimenti normali all’interno di un apposito cilindro che, facendo girare il materiale su se stesso, ne smussa gli spigoli rendendone l’aspetto “più vissuto”. Pertanto, è possibile l’esistenza di uno sfrido del 5%-6% all’interno di una sola confezione nel caso dello spessore da 6 cm. e del 12%-13% nel caso dello spessore da 4 cm. – cosa che non costituisce difetto del prodotto. Effettuare la battitura del pavimento posato con piastra vibrante ed apposito tappetino in gomma. Affinchè le pavimentazioni possano definirsi carrabili accertarsi dell’integrità della sigillatura dei giunti.
Nel caso di pavimenti autobloccanti finitura “colormix” è necessaria una quantità minima di 60 mq. per ottenere la sfumatura voluta.

I colori, i pesi e le misure riportate sono puramente indicativi. Variazioni di intensità di colore possono essere provocate dalle reazioni chimiche delle materie prime utilizzate e dai differenti comportamenti delle stesse in fase di indurimento del prodotto e non sono da considerarsi difetto di produzione. Per la posa in opera si consiglia di utilizzare i manufatti prelevandoli da bancali diversi per garantire un’armoniosa distribuzione delle possibili variazioni di tonalità e dei mix. Richieste integrative di precedenti forniture sono necessariamente soddisfatte con prodotti di partita diversa da quella iniziale, pertanto le eventuali differenze di aspetto (granulometria degli inerti) e di tonalità di colore che si dovessero riscontrare non costituiscono difetto del prodotto.
Le EFFLORESCENZE (depositi superficiali biancastri di carbonato di calcio) sono un fenomeno naturale assolutamente imprevedibile. Hanno una durata limitata nel tempo e si presentano solo in particolari condizioni di umidità e temperatura (più di frequente in inverno quando i tempi di asciugatura dei manufatti sono più lenti). Ai sensi delle norme Europee UNI EN 1338 e 1339 non sono da considerarsi difetto del materiale e non giustificano il rifiuto della fornitura.